I 5 migliori formaggi piemontesi

formaggi piemontesi | barot volant

Scegliere quali sono i migliori formaggi piemontesi è un compito difficile. Il Piemonte è un grande, sterminato pascolo. Dagli alpeggi di alta montagna alla pianura, dai fondovalle alpini alle miti colline delle Langhe e del Monferrato. Forse è proprio questo che l’ha resa una terra che in tema di arte casearia non teme confronti. Qui si producono alcuni tra i migliori formaggi d’Italia e forse addirittura del mondo. Ottimi da abbinare ai salumi piemontesi e ai vini rossi spettacolari di questa regione. Se non ci credete, abbiamo scelto quelli che sono i nostri 5 formaggi piemontesi preferiti. Lasciateceli raccontare.

Gorgonzola DOP: ma non era un formaggio lombardo?

Partiamo dal cuore della pianura padana. Siamo a Novara, al confine con la Lombardia. Qui si produce il Gorgonzola DOP. Il formaggio dalla caratteristica muffa blu-verde è consumato e apprezzato in tutto il globo. Dolce o piccante, con il mascarpone o senza, è una delizia assoluta ed è largamente utilizzato in cucina. Come può suggerire il nome, questo formaggio nasce in realtà a Gorgonzola, comune della provincia di Milano, ma ormai da diversi decenni la produzione del Gorgonzola DOP è quasi completamente concentrata nella provincia di Novara. Altri collocano la nascita di questo formaggio in Valsassina, quello che è sicuro è che ha alle spalle una carriera lunga e di successo e una produzione strettamente controllata da un attento consorzio.

Toma DOP: formaggio piemontese per eccellenza

Spostiamoci poi di un centinaio di chilometri a nord ovest per arrivare in Valsesia anche se potremmo indistintamente andare in Val d’Ala, in provincia di Torino, oppure a in Valle Cervo, nei pressi di Biella, o ancora in Val di Susa. L’origine di questo formaggio è incerta come l’origine del suo nome. Stiamo parlando di uno dei pià famosi formaggi piemontesi: la Toma piemontese DOP. Si tratta di un formaggio a pasta semidura tipicamente alpino. Due tome hanno un riconoscimento Slow Food, altre hanno il marchio DOP. La storia di questo formaggio è antichissima e profuma di pascoli d’alta quota e latte appena munto anche se il suo successo commerciale ha fatto sì che si iniziasse a produrre in grande quantità anche in pianura.

Bettelmatt PAT: una rarità alpina

Da un formaggio diffusissimo ad una chicca da intenditori: il Bettelmatt (clicca qui per il nostro approfondimento). Un formaggio prodotto esclusivamente in una manciata di alpeggi che circondano il lago Devero nell’Ossola. La produzione è strettamente vigilata ed è tassativo che tutto il suo processo avvenga in loco, dalla mungitura alla stagionatura. Il Bettelmatt è un formaggio a pasta semidura, delicato ma dal sapore deciso allo stesso tempo. Bisogna lottare per accaparrarsi una forma di questo formaggio a prezzi accettabili, non è improbabile trovarlo in qualche boutique del formaggio di città in vendita ad oltre 100€ al kg! Ha la denominazione PAT che sta per Prodotti Alimentari Tradizionali.

Robiola d’Alba PAT: un formaggio molle divino

Passiamo ora ad un altro formaggio con la denominazione PAT, un formaggio morbido dalla pasta bianca e cremosa e dal profumo delizioso. Stiamo parlando della Robiola d’Alba. Precisiamo che, se vi viene in mente una dieta dimagrante, non fa per voi perché, seppure sia considerato un formaggio piuttosto magro, è così buono che ne mangerete comunque troppo. Eccezionale al naturale, abbinato a miele o a confetture di frutta ha numerose varianti tra cui non poteva mancare quella con il tartufo.

Castelmagno DOP: il pezzo grosso

Chiudiamo in bellezza la nostra rassegna sui formaggi piemontesi con un’altra eccellenza invidiata in tutta Italia: il Castelmagno. Apprezzato dai nobili locali fin dal Medioevo, è utilizzato moltissimo in cucina (se non l’avete mai provato nel risotto dovete rimediare subito!), è un formaggio profumato e dal gusto intenso. Anche in questo caso la produzione è estremamente circoscritta. Si produce in soli tre comuni delle Alpi Cuneesi, tra cui il borgo di 60 abitanti che gli ha dato il nome. Da qualche anno esiste il Castelmagno d’alpeggio DOP, la variante che fa parte del Presidio Slow Food e si produce solo sopra i 1000 metri di quota con un processo rigido e regolamentato. 

Dove trovare i formaggi piemontesi

Potrà sembrare una richiesta banale ma non è così se, anche voi come noi, non vi accontentate di negozi e supermercati. Perciò per i formaggi alpini come Toma, Bettelmatt o Castelmagno la soluzione più semplice è andare nei posti dove vengono prodotti! Una bella passeggiata nei posti che vi abbiamo suggerito e troverete di sicuro almeno una baita che potrà farvi assaggiare o comprare queste delizie. Stesso discorso per la Robiola d’Alba, un giretto tra le colline langarole non fa mai male. Altrimenti le sagre sono un’ottima alternativa. Ce ne sono tantissime dedicate ai formaggi. Vi consigliamo su tutte la Sagra del Gorgonzola di Cameri, in provincia di Novara. Si svolge ogni anno a maggio nel cuore del distretto produttivo del Gorgonzola. Potete tenervi aggiornati sul sito della Proloco.