Cosa fare in Canavese: la terra della tradizione piemontese

canavese castello di agliè | barot volant

Il Canavese, terra della tradizione piemontese

Cosa fare in Canavese? Questa regione, anche se non gode di particolare fama a livello nazionale, ha goduto nei secoli scorsi di grandi fortune e ricchezze. Qualcuno saprà che la città più importante è Ivrea ma quanti conoscono il nome degli abitanti di Ivrea? Ivreesi, ivreini, ivresotti? No, la risposta giusta è Eporediesi, da Eporedia, l’antico nome romano della città. Il Canavese è così: è un po’ sfuggente ma ha radici solide e lontane.

Informazioni

1h 30m da Milano
1h da Torino
2h da Genova

Consigliato a coppie e famiglie.

Tutte le stagioni.

Cosa fare in Canavese

La storia del Canavese è innanzitutto geologica. L’altopiano dove è nata Ivrea è uno dei più straordinari esempi di anfiteatri morenici d’Europa. Per dirla con parole semplici, si tratta della lingua di detriti che il ghiacciaio del Monte Bianco si è portato dietro di sé ritirandosi dopo l’ultima glaciazione. In eredità ha lasciato splendidi laghi glaciali diventati oasi di pace in un territorio tipicamente vivace e produttivo. Uno su tutti il Lago di Viverone con le sue sponde che invitano al relax e le sue acque ottime per il windsurf e gli sport acquatici. Di tenore diverso il Lago di Candia, un luogo ideale per il birdwatching.

E poi i castelli. Tanti, disseminati su tutto il territorio, di diverse epoche, grandezze e stili. Sono stati residenze reali, tenute di caccia e spesso silenziosi testimoni della moderna storia sabauda. Dalle torri rosse del Castello di Ivrea al Castello di Pavone Canavese per fare un salto nel medioevo. Quello che ci è piaciuto di più è quello che, come spesso capita da queste parti, ti sorprende perché non te l’aspetti. Il Castello di Agliè è di origine medioevale come gli altri ma è stato ricostruito in periodo barocco. Oggi è un esempio straordinario della sobria maestosità delle dimore sabaude e con i suoi giardini all’italiana non teme il confronto con la più celebre residenza di Venaria.

Infine anche quello di cui non vi abbiamo ancora parlato ha delle origini storiche chiarissime. Se vi capita di passare da queste parti a fine inverno, controllate sul calendario quando cade il Carnevale e valutate di fermarvi per assistere al Carnevale di Ivrea. La battaglia delle arance la conoscono tutti ma in realtà è solo un tassello di una gigantesca ricostruzione storico-folkloristica che ha radici medievali. 

Cosa mangiare in Canavese

Il Canavese è una terra fertile, i prodotti tipici abbondano. Numerose le varietà di ortaggi e sono presenti anche molti vitigni. Il più famoso, l’Erbaluce, è presente nel territorio dal 600 e ha dato il nome all’ottimo bianco DOCG Erbaluce di Caluso (uno dei nostri vini piemontesi preferiti!). Un’altra prelibatezza il salame di patate. Nella preparazione di questo insaccato, al tradizionale macinato di maiale, vengono aggiunte patate bollite. Chiudiamo con un consiglio dolce e apprezzato in tutta Italia. Il Canavese è infatti la terra d’origine dei buonissimi Torcetti al burro.

Dove mangiare ad Ivrea e dintorni

Avrete l’imbarazzo della scelta tra le numerose locande di Ivrea e dintorni. Ve ne consigliamo due, una alle porte della città, l’altra nei pressi del Lago di Viverone.

L’Antico Convento a San Martino Canavese è nel mezzo di un borgo un cui si respirano secoli di storia. Come si può intuire dal titolo, il ristorante è ospitato tra le mura di quello che era un antico convento benedettino. La tradizione la troviamo anche nei piatti, quelli della autentica cucina piemontese. Da assaggiare il vitello tonnato.

Con il Casale Veneria ci spostiamo nei pressi di Viverone. La magnifica sala è perfetta nell’offrire un ambiente rustico e accogliente, vi sentirete a casa. Da provare anche i vini, prodotti dai gestori del locale.

Vi consigliamo anche una guida ben fatta se già avete deciso che il Canavese è al caso vostro e dovete pianificare le vacanze.

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