L’Alpe Veglia e l’Alpe Devero: due enormi conche di origine glaciale utilizzate da secoli come ampi pascoli per la pastorizia estiva. Nel 1995 una legge regionale ha istituito il Parco naturale Veglia Devero (link al sito ufficiale) per preservare il caratteristico ambiente alpino e le sue peculiarità floristiche e faunistiche.
Parco Naturale Veglia Devero
Alpe Veglia: un angolo di Svizzera
L’Alpe Veglia si apre all’improvviso e inaspettatamente a 1650 metri di quota al termine della stretta Valle Cairasca. La sensazione che si ha quando si arriva è quella di ritrovarsi in un grande pascolo fermo a cento anni fa. Ancora oggi pastori dalle valli limitrofe portano a piedi le mucche per concedere loro il fresco dell’alta quota e l’erba incontaminata dell’alpeggio. Pochi nuclei di baite in sasso perfettamente conservate e una manciata di rifugi aperti al pubblico costellano l’alpe. Abbiamo provato per voi sentieri e rifugi, ve li vogliamo raccontare perché sono rimasti nei nostri cuori.
Come arrivare all’Alpe Veglia
L’Alpe Veglia è raggiungibile solo a piedi e solo durante la stagione calda, quando non c’è neve a bloccare i percorsi o a renderli troppo rischiosi. Può variare di anno in anno ma tenete buono il periodo tra maggio e ottobre. L’avvicinamento è da compiere in auto o con i treni. Arrivati a Domodossola dovete salire verso il Passo del Sempione. Arriverete al paese di Varzo, da qui, una strada provinciale vi porterà nella frazione di San Domenico di Varzo, dove dovrete lasciare l’auto e proseguire a piedi.
Il percorso da San Domenico
- dislivello +250m
- 12,4 km (da San Domenico)
- tempo di percorrenza 4h (2h prendendo la seggiovia)
Il nostro consiglio è quello di partire da San Domenico. Lasciata l’auto in uno dei parcheggi del paese, salite inizialmente sullo sterrato di servizio della seggiovia che porta all’Alpe Ciamporino (2000m). Oppure, se avete poco tempo, potete accorciare il percorso prendendo la seggiovia. Arrivati a Ciamporino dovete imboccare il Sentiero dei Fiori che inizia proprio a pochi metri dall’arrivo della seggiovia. Si tratta di uno splendido sentiero che rimane in costa per tutto il suo sviluppo, offrendo scorci suggestivi sul Monte Leone e sui 4000 svizzeri che sormontano il Passo del Sempione. Il sentiero sbuca nella grande piana dell’Alpe Veglia ad Est, appena a monte del nucleo di case de La Balma (1750m), l’unico isolato dal cuore dell’Alpe. Il sentiero è facile e non ci sono grossi dislivelli ma è sterrato e stretto in alcuni punti. Pertanto alle famiglie con bambini piccoli consigliamo la seconda opzione.
Il percorso da Ponte Campo
- dislivello +430m
- 4,6 km
- tempo di percorrenza 1,5h
Il sentiero principale parte da Ponte Campo, il termine della Valle Cairasca, poco oltre San Domenico e raggiungibile anche con navette messe a disposizione dal comune. La salita è ripida ma il sentiero è largo e lastricato, due fattori che lo rendono adatto anche ai bambini. Alla fine del sentiero vi troverete nella parte meridionale della conca del Veglia, sulla sinistra vedrete il bellissimo nucleo di baite di Cianciàvero. Dovrete proseguire per qualche centinaio di metri per arrivare alle strutture ricettive, quasi tutte al centro dell’alpeggio.
Dove dormire all’Alpe Veglia: campeggio o rifugi
Al centro della piana del Veglia c’è un grande campeggio. Ottimo per i gruppi di amici e per le famiglie avventurose. Essenziale e spartano ma ordinato e gestito con cordialità. Potrete affittare una tenda già montata oppure portare la vostra scegliendo liberamente dove posizionarvi. Ci sono poi 3-4 rifugi aperti nella bella stagione. Sono tutti validi, il cibo è ottimo e troverete letti caldi e coperte aggiuntive per le fresche sere d’estate. A noi è piaciuto molto l’Albergo La Fonte, da qui potrete godere di un tramonto incredibile sui 3600 metri del Monte Leone.
Escursioni dell’Alpe Veglia
Alzandosi di quota lungo i sentieri che dall’Alpe Veglia salgono i versanti dei monti circostanti, il panorama già bello diventa fenomenale. Non ci vengono in mente molti posti che possano competere con la bellezza di questo luogo. Il nostro consiglio perciò è quello di passare al Veglia due-tre giorni, per avere modo di qualche escursione in più. Ve ne consigliamo due bellissime e non troppo impegnative
La prima prevede di salire verso est, inizialmente lungo il sentiero del GTA (Grande traversata delle Alpi) per poi deviare piuttosto ripidamente verso nord. Risalendo tra prati e morene, arriverete ai 2160m del Lago Bianco, un piccolo lago alpino dalle acque limpidissime e gelatissime. Ottime per rinfrescarsi nelle calde giornate estive.
Il secondo consiglio è quello di raggiungere l’altro grande lago alpino del Veglia, il Lago d’Avino. Questa volta però dovrete andare verso ovest. A monte di Cianciàvero, punto di partenza del sentiero, il paesaggio cambia drasticamente. Da prati e fiori passiamo ad un ambiente più duro e aspro. Pietraie e rocce a perdita d’occhio contornano e proteggono il massiccio sperone finale del Monte Leone. E, se sarete fortunati, avrete la possibilità di vedere le aquile reali nel loro ambiente prediletto. Il sentiero prosegue fino al Lago d’Avino e alla sua diga posta a 2246m sul livello del mare. Da qui potrete tornare sui vostri passi oppure provare a continuare sullo stesso sentiero che più avanti si ricollega alla strada che sale da Ponte Campo.
Alpe Devero: il piccolo Canada piemontese
Continuiamo il viaggio nel Parco Naturale Veglia Devero cambiando scenario: se all’Alpe Veglia vi sentirete catapultati al di là del confine in un pascolo svizzero, al Devero il paesaggio cambia. L’alpeggio allarga i suoi confini fino a sembrare sterminato e la vista spazia ulteriormente. Se a questo aggiungete i fitti boschi di larici e la superficie immacolata del grande lago d’Agàro, vi sentirete d’un tratto in Canada. C’è chi lo definisce così e sono forse proprio la sua ampiezza e la sua facilità di accesso che lo hanno reso negli ultimi anni una meta molto più frequentata del vicino alpeggio del Veglia.
Come arrivare all’Alpe Devero
Il Devero è facilmente raggiungibile in auto proseguendo a nord di Domodossola, senza deviare per il passo del Sempione come nel caso del Veglia, ma accedendo dalla Val Formazza. Una strada praticabile tutto l’anno, salvo nevicate fuori dal comune, sale dal comune di Baceno per 7 km fino ad arrivare alla piana del Devero. Qui troverete ampi parcheggi dove potrete lasciare l’auto e addentrarvi nello scenario mozzafiato dell’alpeggio.
Dove dormire all’alpe Devero
Sia d’inverno che d’estate avrete solo da scegliere tra uno dei rifugi della piana del Devero o di Crampiolo. Vi consigliamo comunque il borgo di Crampiolo perché è più autentico e lontano dai parcheggi e dalle auto. Qui troverete diversi rifugi rustici dove passare un piacevole soggiorno. Una buona idea potrebbe essere l’Agriturismo Alpe Crampiolo.
Escursioni dell’Alpe Devero
La piana del Devero è solo l’inizio: l’alpe si estende dal suo punto d’accesso fino al borgo di Crampiolo. Raccolto e immacolato come un paese da fiaba, con la neve vi sentirete davvero nel Grande Nord e rimpiangerete di non avere con voi cani e slitta per rendere tutto più epico. I percorsi per raggiungere Crampiolo sono facili e adatti a tutti.
Potete inoltrarvi nei boschi meravigliosi che proteggono l’omonimo torrente, oppure spingervi qualche centinaio di metri più a nord per ammirare il Lago d’Agàro, un enorme bacino di origine glaciale contornato dalle gelide vette dei diversi 3000 che tracciano il confine italo-svizzero. Le alternative sono tutte più impegnative e impongono di salire i versanti del lago, in alcuni tratti piuttosto ripidi, c’è anche un sentiero ad anello che circonda il lago, splendido ma riservato ad escursionisti con un minimo d’esperienza. Nota positiva: quelli intorno alle sue sponde, sono gli alpeggi che producono l’ottimo formaggio Bettelmatt (leggi questo articolo per saperne di più).
Se vuoi altre informazioni pratiche per una visita in Val d’Ossola e al Parco naturale Veglia Devero puoi consultare la nostra pagina dedicata a questo link.
Se invece vuoi approfondire o hai bisogno di mappe e guide per organizzare il tuo soggiorno nel Parco Naturale Veglia Devero questi sono i nostri consigli per gli acquisti. Una mappa escursionistica del parco e due piccole e pratiche guide che vi raccontano la storia, la natura e i percorsi dei due alpeggi.